Gita in Sabina: Montebuono, Vescovìo, Roccantica, Eremo San Leonardo

L’itinerario giornaliero Gita in Sabina, si snoda per 75 Km in auto/moto/bicicletta ed include la visita a:
Montebuono
Santuario di Vescovio
Roccantica (da cui parte il trekking per Eremo di San Leonardo)
A fondo pagina trovi il dettaglio dei percorsi e la mappa dell’intero itinerario

Consigli prima di mettersi in movimento
Se volete fermarvi per un pic-nic lungo il percorso, l’Ostello preparerà per voi deliziosi cestini con prodotti locali.
Arrivati alle porte di accesso ai borghi, dovrete proseguire a piedi, in quanto i centri storici sono pedonalizzati.
Osservate il paesaggio che vi verrà incontro: dolci colli verdeggianti, punteggiati di bovini e ovini al pascolo, oliveti a profusione, campi a perdita d’occhio intervallati da macchie di fiori e piante selvatiche, boschi fitti e sempre, sullo sfondo, i monti Sabini e il Soratte come lontano punto di riferimento. Il tragitto tra un borgo e l’altro merita una sosta per meglio immergersi in questa ricchezza di suoni e colori!

Montebuono, i dintorni e il borgo antico (Lazio, Rieti)

La prima tappa della nostra gita in Sabina è Montebuono, un piccolo borgo di poco più di 800 abitanti, a 325 metri di altezza sul livello del mare, al confine tra Lazio e Umbria. Sorge su un territorio circondato dai Monti Cimini, Monte Soratte e Monti Sabini. Deve il suo nome al vicino Monte San Benedetto, che lo protegge dai venti freddi che spirano da nord e per questo gode di un clima mite tutto l’anno.

Montebuono, foto tratta da sito comune Montebuono
Montebuono in un’immagine tratta dalla pagina ufficiale del Comune

Imponenti resti del passato si trovano nei pressi del cimitero di Montebuono, nella chiesa romanica di S. Pietro ad centum Muros, già citata in un documento del 1105 conservato nell’Abbazia di Farfa. Edificata sui resti della villa di Marco Vipsanio Agrippa, amico e genero del primo imperatore Ottaviano Augusto, come testimoniano frammenti di iscrizioni marmoree oggi incastonate nella facciata dell’ex palazzo Comunale in Piazza Umberto I.
Già restaurata in epoche recenti, purtroppo attualmente la chiesa non è visitabile all’interno per verifiche di stabilità, ma presenta bellissimi affreschi dell’artista Jacopo da Roccantica, che puoi ammirare nel sito del FAI – Fondo Ambiente Italiano

Abitato sin dall’epoca romana, Montebuono ha la pianta del tipico castrum a vedetta delle valli sottostanti, come testimoniano le torri che circondano il nucleo storico, oggi trasformate in dimore di prestigio. Una parte del territorio comunale, come la frazione di Fianello [che abbiamo già descritto nel nostro precedente itinerario Andar per Borghi in Sabina] si trova sui terrazzi fluviali della Valle del Tevere, di origine paleolitica.

Il borgo vale una visita, perché è un susseguirsi di archi, scalette, porte in legno antico, facciate d’epoca e vicoli che improvvisamente si affacciano sul verde e vasto paesaggio sabino, caratterizzato da uliveti, colture e fitti boschi!

Vescovìo, il Santuario (Lazio, Rieti)

Il Santuario di Santa Maria in Vescovio, considerato il più celebre monumento della Sabina, rientra nei Luoghi del Cuore del FAI – Fondo Ambiente Italiano, che così lo definisce:
Il centro più antico della storia civile e religiosa della Sabina. Situato nel comune di Torri in Sabina, è denominato anche come Cattedrale dei Sabini e Maior ecclesia Sabinensis.
Si erge nella pianura dove in epoca romana, nel I secolo a.C., sorse il fiorente mercato di Forum Novum, di cui alcune preziose tracce risalenti all’epoca romana o alla prima fase paleocristiana sono parte dell’attuale aerea accanto alla chiesa.
“.

Santa Maria in Vescovio, il grande prato davanti al Santuario

Il complesso è un magnifico esempio di arte romanica del XII secolo, ma le origini di questo centro risalgono a un periodo antecedente.
La sua costruzione infatti iniziò nell’VIII secolo, venne in seguito distrutto dai Saraceni e più volte riedificato e restaurato. L’imponente torre campanaria del X-XI secolo è un affascinante esempio di architettura religiosa romanica, con tre ordini di finestre, realizzata con preziosi inserti di materiali di spoglio di epoca romana e paleocristiana.

L’interno della chiesa è a una navata, decorata da un ciclo pittorico duecentesco (1290-1310) attribuito a Pietro Cavallini ed alla sua scuola romana. Tutti i dipinti sono rinvenuti alla luce durante il restauro del 1930, dopo essere stati coperti da uno strato di calce per più di un secolo.

Per saperne di più e guardare le foto dei dipinti citati in questo paragrafo, vai al sito della Diocesi Sabina

In particolare, sulla controfacciata si ammira l’affresco del Giudizio Universale. Sulla parete di destra si trovano affreschi che rappresentano scene tratte dall’Antico Testamento; su quella di sinistra gli affreschi raffigurano invece scene del Nuovo Testamento.
Il pulpito, collocato sulla sinistra del presbiterio, è costruito a partire da una lastra risalente all’epoca romana o paleocristiana. Nell’abside troviamo uno splendido quadro del 1400, copia dell’originale del IV secolo, che raffigura la Madonna della Lode con il Bambino Gesù.

L’intero complesso si trova in un luogo incantato, dove la bellezza della natura si fonde con la bellezza artistica e viceversa, donando un senso profondo di armonia e di pace.
Il vastissimo prato antistante, punteggiato di alberi ad alto fusto, è molto accogliente, tanto da essere frequentato in ogni giorno e in ogni ora da numerose persone: fedeli, bambini che giocano, gruppi che praticano yoga, qigong e meditazione, amanti della lettura, amici che si ritrovano e conversano.

Per saperne di più e guardare le foto del Santuario, vai al sito della Diocesi Sabina

Roccantica (Lazio, Rieti)

Roccantica è un comune di 540 abitanti della provincia di Rieti, che sorge su un costone del Monte Pizzuto (m.1.288), a 457 metri sul livello del mare.
Abitato e coltivato da millenni, il paese in epoca romana era un punto di approvvigionamento per la capitale. In epoca recente il bel borgo viene ricordato e visitato per i boschi fitti e lussureggianti che lo circondano, attraversati da sentieri che sono piacevoli da percorrere.

Roccantica piazza della chiesa di San Valentino con parcheggio auto

Lascia la macchina nell’ampio parcheggio di piazza della Chiesa di San Valentino (patrono di Roccantica), che vedi nella foto. Della chiesa, edificata nel 792 e ricostruita nel 1300 e successivi rimaneggiamenti, oggi rimangono l’abside e la torre campanaria. Dal 1932 è divenuta Monumento ai Caduti delle Guerre Mondiali.

Sulla destra del monumento parte la strada che, come indicato dal cartello evidenziato dalla freccia, conduce ai vari sentieri del territorio, tra cui il Revotano e l’Eremo di San Leonardo, presentati di seguito da Lucio Graziano, guida ambientale.

ROCCANTICA PER CHI AMA IL TREKKING
“Tra i boschi delle basse pendici dei Monti Sabini, si incontrano le doline, le forme più spettacolari del carsismo sui rilievi calcarei della Sabina. Una di queste, chiamata il Revotano di Roccantica, è penetrata nella leggenda popolare come la voragine che inghiotte i miscredenti. Qui sorge, emblema di redenzione nella preghiera, l’Eremo rupestre di San Leonardo.“. [Confronta il nostro articolo Escursioni in Sabina in giornata con guida ambientale]

I percorsi sono pedonali e a volte impervi, per cui sono per un pubblico allenato ai trekking e adeguatamente equipaggiato (scarponi, bacchette, acqua e spuntino). Interamente scavato nel tufo, ad opera dei seguaci di San Leonardo di Noblac, originario della Gallia, l’eremo risale ai secoli VII – IX ed è definito, per purezza e semplicità “un gioiello tra due montagne”.
Consta di 2 piccole stanze: l’una adibita a soggiorno dei monaci, l’altra a luogo di meditazione e preghiera.
Nei boschi circostanti si scoprono tanti particolari a testimonianza degli insediamenti e delle attività contadine del passato: antiche mole in pietra e carbonaie diroccate. Queste ultime costituivano una tecnica molto usata un tempo sui territori appenninici per trasformare il legname in carbone vegetale. Erano di forma conica e sfruttavano una combustione molto lenta, con poco ossigeno.

Il Borgo di Roccantica per chi ama passeggiare e visitare

Se non vuoi fare trekking, ti consigliamo comunque di visitare il piccolo borgo di Roccantica, certamente più facile, ma non per questo meno emozionante!
Si comincia varcando una delle tre porte – Porta dell’Arco, Porta Nuova, Porta Reatina. Visita rapida, ma non senza sorprese, perché passeggiando tra i suoi vicoli pedonali si vivono momenti di serenità e si scopre la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, con i suoi affreschi quattrocenteschi che illustrano episodi di vita della santa.

Proseguendo verso l’alto, si scorge la Torre Niccolò II, a pianta quadrata, che fungeva da vedetta e difesa. Sempre sulle zone più alte del borgo sorge il Monastero delle Clarisse, ex Castello Ursino e, nelle vicinanze, la minuscola chiesa di Piedirocca, con all’interno l’affresco che raffigura Maria in trono con il Bambino, meta di pellegrinaggio.
Per saperne di più su cosa vedere e visitare a Roccantica e dintorni, clicca sulla pagina del Comune.

Ritorno a Magliano Sabina

A questo punto puoi riprendere la macchina per tornare all’ecOstello Magliano Sabina, seguendo le istruzioni che trovi nell’itinerario. Percorrendo la SR 657, prima di arrivare a Magliano, incontri i paesi di Casperia (di cui trovi la descrizione nel nostro itinerario Andar per borghi in Sabina) Cantalupo in Sabina, Selci, Borgonuovo, Collevecchio, che puoi decidere di visitare.

Gita in Sabina – MAPPA e DETTAGLI ITINERARIO in auto, moto, bici

1 partenza da Magliano Sabina 
2 da Magliano Sabina a Montebuono (Lazio, Rieti)
Segui SP54 per 16 Km (20 min) fino ad arrivare a Montebuono
3 da Montebuono a Santuario di Vescovìo (Lazio, Rieti)
Percorri SP 52/c per Km 8,8 (12 min)
4 da Santuario di Vescovio a Roccantica (Lazio, Rieti)
Prendi via Tulliano per 16,1 Km (23 min) e vai verso il borgo Roccantica  
sulla Piazza di San Valentino a Roccantica trovi un ampio parcheggio. Lascia l’auto.
5 da Roccantica a Magliano Sabina  (Lazio, Rieti)
Prendi la SR 657 da Roccantica verso Magliano, per un totale di 35 Km (40 min), lambendo i paesi di Casperia, Cantalupo in Sabina, Selci, Borgonuovo, Collevecchio. Dopo Collecchio prosegui sulla SR 657 fino a trovare la svolta a destra che indica Chiorano e Magliano Sabina. Prosegui salendo verso località Giglio. Alla fine della salita, continua a sinistra su Vocabolo Madonna Grande e in 5 min arriverai in centro, all’ecOstello. 

Gita in Sabina, con partenza e ritorno in giornata a Magliano Sabina
Gita In Sabina in giornata A/R Magliano Sabina

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