Escursioni in Sabina e dintorni con guida ambientale

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Escursioni in Sabina

Le escursioni in Sabina e dintorni, tutte in giornata, sono proposte e accompagnate da Lucio Graziano, guida ambientale.
Scopri il paesaggio naturale e rurale, le varietà botaniche e animali, le bellezze artistiche dei luoghi.
I percorsi, sperimentati e aggiornati, sono ideali per gruppi già costituiti o che si formano prenotando. Si può fare
trekking o usare la mountain bike, propria o noleggiata.

E’ possibile, entro certi limiti, adattare il programma delle gite alle richieste e alle esigenze dei gruppi.
Il livello di difficoltà è facile/medio, richiede un minimo di allenamento e attrezzature e una generale attitudine al cammino su sentieri di montagna/collina.

Attrezzatura obbligatoria: scarpe da trekking alla caviglia, calzettoni da trekking alti, giacca a vento, borraccia con acqua (almeno 1 litro), cappello per il sole dalla primavera in poi, vestiti adeguati alla stagione (meglio tecnici), bastoncini da trekking o supporti di altro tipo (rami presi sul posto).
Attrezzatura consigliata: macchina fotografica, binocolo, snack.

In generale le escursioni sono sconsigliate ai minori di 12 anni, ma sono comunque fattibili anche da bambini e ragazzi, purché abituati a camminare, anche con soli adulti. 

Lingue parlate: italiano, inglese.

Escursioni trekking o in mountain bike nella Sabina e dintorni

Sarete guidati alla conoscenza del paesaggio rurale, della natura, dei prodotti tipici del territorio, per penetrare profondamente nella cultura locale e percepire “l’anima dei luoghi”.

Un territorio ricchissimo di tesori culturali, archeologici, naturalistici e di paesaggi intatti, tutti a pochi chilometri dall’ecOstello Magliano Sabina: la Valle del fiume Tevere, la Sabina, i Parchi dell’Alto Lazio, la Tuscia, l’Umbria meridionale,. 

Più che semplici escursioni, camminare in questi luoghi sarà una vera e propria esperienza che sposa felicemente divertimento e cultura, donando benessere e un ricordo duraturo nel tempo.

Gite guidate nei dintorni dell’ecOstello Magliano Sabina

Sono molte le escursioni che la Sabina e i dintorni offrono. Andiamo a scoprire insieme quali sono le proposte che Lucio Graziano ha testato e preparato per noi.

Abbazia di Farfa – RI

Abbazia di Farfa vista dall'alto una delle escursioni in Sabina
Abbazia di Farfa vista dall’alto

L’Abbazia non è solo un monumento, ma arriva a identificarsi completamente con il territorio perché, con lo sfiorire della civiltà romana, ha dato a questo un imprinting che ancor oggi riconosciamo: la produzione dell’olio d’oliva.
Scopriamo il paesaggio dei dintorni: le pendici e la vetta di Monte Acuziano che porta, nei resti di edifici religiosi medievali, tracce dell’epoca dei monaci e dell’incredibile potenza economica e  politica raggiunta dall’Abbazia. 

Gole del Farfa – RI

Gole del Farfa
Gole del Farfa

Le profonde gole scavate nel calcare e nel travertino dove si insinua il fiume Farfa, importante affluente del Tevere, dalle acque cristalline e gelide anche in estate, ricco di vortici e di piccole cascate che incontriamo lungo il sentiero.
Qui sorgevano i mulini per il grano o per l’olio, di cui rimangono tracce evidenti: era il centro dell’economia e della società rurale.
Tutt’intorno domina l’ulivo e svetta la grande Abbazia che porta lo stesso nome del fiume.

Parco archeologico di Ocriculum sul Tevere e il territorio circostante – TR

Parco archeologico di Ocriculum, resti delle antiche terma
Parco archeologico di Ocriculum, resti delle antiche terma

Ocriculum era la prima importante città romana che, dopo l’Urbe, si incontrava lungo l’antica via Flaminia. Aveva un porto sul Tevere, denominato “Porto dell’Olio”, da cui partivano le derrate agricole della Sabina per Roma.
In questa escursione possiamo osservare, oltre ai numerosi resti archeologici visibili nel Parco, l’evoluzione del paesaggio agrario dall’età romana al Medioevo e le stupende vedute della Tuscia e dei Monti Cimini.

Rocchette e Rocchettine – RI

Escursioni in Sabina a Rocchettine, il borgo fantasma
Rocchettine, il borgo fantasma

Due castelli sentinelle posti a brevissima distanza tra loro, a controllo di una strettoia rocciosa della Valle del Fiume Imella, dove passava un’importante via di collegamento fra la Sabina e il Reatino.
I due paesi hanno avuto destini diversi: Rocchettine, detto il borgo fantasma, fu abbandonato definitivamente negli anni Cinquanta, insieme agli uliveti dei dintorni, sostituiti da folti boschi. Salendo sulla Montagnola dietro Rocchettine si ammira una impagabile vista su tutta la Sabina.

Il paese di Rocchette oggi continua ad essere un vivace centro agricolo. L’interno del borgo è ben conservato e presenta un avvicendarsi di sottopassi, ripidi vicoli, scale rampanti e resti dell’antico castello addossati alla viva roccia.

Roccantica e le doline carsiche dei Monti Sabini – RI

Escursioni in Sabina, Roccantica
Roccantica

Tra i boschi delle basse pendici dei Monti Sabini, si incontrano le doline, le forme più spettacolari del carsismo sui rilievi calcarei della Sabina.
Una di queste, chiamata il Revotano di Roccantica, è penetrata nella leggenda popolare come la voragine che inghiotte i miscredenti. Qui sorge, emblema di redenzione nella preghiera, l’Eremo rupestre di San Leonardo.
Nei boschi osserviamo tanti particolari nascosti: piazze carbonaie e antiche mole diroccate, a testimonianza della cultura contadina del passato.

Prati di Cottanello e cappella di San Francesco – RI

Escursioni in Sabina ai Prati di Cottanello
Prati di Cottanello

Partendo dall’altopiano carsico dei Prati di Cottanello, ci si trova subito immersi nella storia e nella memoria pastorale/contadina: è il paesaggio della monticazione (pascolo del bestiame in quota). Qui pascolano liberi cavalli, mucche, pecore, capre e maiali.

Si percorre la strada che, da tempi remoti, collega la Sabina e il reatino: si snoda tra alberi secolari, prati rasati dal pascolo, boschi e pozze carsiche.
E’ molto probabile che anche San Francesco sia sceso in Sabina, partendo da Greccio. Qui, dove sorge la cappella a lui dedicata, amava ritirarsi in preghiera, all’ombra di due alberi secolari.

Stifone di Narni e le sue incredibili sorgenti – TR

Stifone
Stifone

Scopriamo un paesaggio fluviale che lascia a bocca aperta, incastonato allo sbocco delle Gole del Nera, luogo strategico da sempre per le traiettorie d’acqua degli Etruschi e dei Romani, ma soprattutto luogo stupefacente per i fenomeni naturali che lo caratterizzano: sorgenti che sgorgano dalla montagna, con acque cristalline ricche di minerali di un incredibile color cobalto.

Tale abbondanza ha determinato il fiorire dello sfruttamento idrico fluviale a fini agricoli e industriali e del relativo paesaggio: cantieri navali e mulini nel remoto passato, opifici e centrali elettriche nel passato più recente.

Forre di Corchiano, monumento naturale – VT

Corchiano è un piccolo borgo medievale nel cuore della Tuscia falisca, edificato su una rupe tufacea, delimitata dalle forre di due corsi d’acqua, che condensano in pochi chilometri permanenze archeologiche e paesistiche che ci permettono di raccontare l’evoluzione dell’insediamento umano in queste aree.
In questa escursione si incontrano grotte etrusco-falische, vie cave, opere idrauliche di età romana, grotte scavate nel tufo e usate come stalle fino al secolo scorso. E’ la civiltà trogloditica del tufo, nata dalle caratteristiche di malleabilità di questa roccia, che si può scolpire a mano e depositatasi a partire da 400mila anni, fa ad opera del vulcano di Vico.

Riserva Naturale del Lago di Vico – VT

Riserva naturale Lago di Vico
Lago di Vico

Una tremenda esplosione, 150mila anni fa, diede forma a tutta la regione cimino-viterbese, con l’esplosione e il collasso del vulcano e la formazione della caldera di Vico, ovvero quell’enorme cratere che oggi ospita una delle perle della biodiversità del Lazio: il Lago di Vico, area protetta e habitat per centinaia di specie di uccelli migratori e stanziali.

La regione Cimina per secoli fu il rifugio impenetrabile di Etruschi e Falisci, dominatori, prima dei Romani, di questi luoghi. 

Bomarzo: Piramide etrusca, Castello di Chia – VT

Scopriamo la Torre del Castello di Chia, rifugio contemplativo di Pierpaolo Pasolini, negli ultimi anni della sua vita e i paesaggi della valle del Rio Castello, tra boschi e rocce vulcaniche di peperino, in un’atmosfera ombrosa che si alterna agli assolati pianori vulcanici dell’area Cimina viterbese.

Qui troviamo testimonianze archeologiche di epoca etrusca, romana e più recenti, avvolte da una natura lussureggiante, come la Piramide etrusca di Bomarzo o la chiesa altomedievale di Santa Cecilia, con sarcofagi intagliati nel tufo e tracce di una civiltà rupestre arrivata fino alle soglie del mondo moderno.

INFO E PRENOTAZIONI

Se vuoi ulteriori informazioni sulle Escursioni in Sabina e dintorni, contatta direttamente Lucio Graziano, guida ambientale con patentino. Classe 1970, è laureato in Scienze Naturali. Torinese di nascita, da diversi anni vive a Magliano Sabina.
“Adoro la sorpresa di scoprire angoli nascosti e incantati di paesaggio e natura. Sono diventato guida ambientale professionista proprio per trasmettere questa emozione. L.G”.

Lingue parlate: italiano, inglese.

Chiama o invia un messaggio Whatsapp al suo numero +39 340.3366002

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“Descrivi bene il tuo villaggio, parlerai al mondo intero.” Lev Nikolàevič Tolstòj

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Per conoscere ulteriori particolari dei luoghi da vedere in zona, ti invitiamo alla lettura delle nostre pagine Visitare 

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