Antiche vie d’acqua: itinerari turistici in canoa sul Tevere
Sono sei gli itinerari turistici in canoa preparati per te, con partenza e ritorno al nostro ecOstello Magliano Sabina. Sarai guidato da persone esperte per esplorare sul Tevere, ed alcuni suoi affluenti, la bellezza dei paesaggi fluviali, osservare la fauna e la flora presenti, visitare borghi incantati e luoghi di interesse artistico. Tutto questo nel silenzio della natura!
I sei itinerari in canoa che trovi di seguito descritti, sono realizzabili in condizioni meteorologiche ottimali. Pertanto ti chiediamo di rivolgerti direttamente agli organizzatori Mauro e Sergio, di cui vedi i recapiti a fondo pagina, per concordare con loro il periodo ed il percorso ideali.
Nei vari itinerari è annunciato il pranzo al sacco! Se lo desideri, la cuoca Daniela dell’ecOstello Magliano Sabina può preparare un cestino da viaggio individuale al costo di 10€, contenente:
- acqua
- due panini con prodotti tipici locali, a scelta tra frittata, salsiccia sott’olio, porchetta, formaggi
- verdure per i vegetariani
- frutto
- dolcetto.
#1 Orte – Parco archeologico di Ocriculum
Partenza ore 10:00 dall’ecOstello Magliano Sabina – Rientro all’ecOstello ore 17:00
Partenza da Orte in canoa canadese da 2 posti e discesa del Tevere fino al parco archeologico di Ocriculum. Visita guidata all’area archeologica.
Durata: 3 ore circa per itinerario in canoa + 1,30 visita all’area archeologica
Pranzo al sacco
Costo: 40€ a persona (minimo 2 persone) – 35€ a persona per 4 persone.
Il costo è comprensivo del biglietto d’ingresso all’area archeologica e dei materiali ed attrezzature di sicurezza per il trasferimento in canoa.
Descrizione dell’itinerario
Il Tevere, all’imbarco in prossimità di Orte, presenta una leggera corrente che accompagna la discesa per alcune centinaia di metri. Poi il fiume scorre lento per qualche chilometro, fino ad incontrare le acque verdi del suo affluente umbro, il fiume Nera, che vivacizza con la sua portata il lento procedere delle canoe.
Dopo circa un chilometro, l’andatura torna ad essere lenta e si procede attraverso scorci naturalistici suggestivi fino a raggiungere una piccola spiaggia, di facile approdo, che consente una breve sosta per consumare il pranzo al sacco.
Si riprende la discesa accompagnati dalla spettacolare vegetazione acquatica (prevalentemente giunchi) che crea un ambiente suggestivo e costringe a qualche semplice manovra per rimanere in corrente.
Dopo un paio di chilometri, svetta su una collina alla nostra sinistra lo splendido Castello delle Formiche e poco dopo si scorge la sagoma dell’attuale borgo di Otricoli.
Dopo 40 minuti si arriva all’antico Porto dell’Olio di Ocriculum. La discesa è conclusa, si portano a riva le canoe e ci si avvia alla volta dell’area archeologica, che si raggiunge a piedi in pochi minuti, dove ci attendono gli archeologi per la visita guidata.
Informazioni utili per la visita del Parco Archeologico di Ocriculum
I primi insediamenti nell’area di Ocriculum risalgono all’età del ferro, ma il suo periodo di maggior sviluppo è sicuramente in epoca romana. Ocriculum era attraversata dalla principale arteria che collegava Roma con le città del nord, ovvero la via Flaminia, ed era lambita dal Tevere che veniva utilizzato come via d’acqua per il trasporto di prodotti agricoli verso Roma, tra cui il pregiato olio della Sabina.
Grazie alla sua posizione ed al fiorente commercio, Ocriculum fu anche un rinomato luogo di riposo per le nobili famiglie romane.
Le evidenze archeologiche più importanti sono:
- la fonte pubblica, situata all’ingresso della città, presenta due vasche in pietra dove sono ancora visibili i segni delle funi dei secchi utilizzati per l’approvvigionamento dell’acqua
- il pilone monumentale d’ingresso dalle funzioni esclusivamente decorative
- le imponenti sostruzioni costituite da 12 ambienti posti su 2 piani
- il teatro, situato vicino alle grandi sostruzioni, un’imponente opera di circa 79 metri di diametro
- il monumento funerario rotondo in cui è stato rinvenuto un letto in osso
- la necropoli arcaica risalente al VII sec. a.c.
- l’anfiteatro, costruito lungo la via Flaminia probabilmente ai tempi di Augusto nel I secolo d.C.
- le terme, erette nel II sec. d.C e più volte ampliate, caratterizzate dalla presenza di stupendi mosaici attualmente esposti ai Musei Vaticani di Roma.
Il Parco archeologico dell’antica Ocriculum lo abbiamo già presentato nel nostro itinerario Alla scoperta della vicina Umbria ed è tra le destinazioni di Vola in mongolfiera sulla Sabina
#2 Magliano Sabina – Collevecchio
Partenza ore 10:00 dall’ecOstello Magliano Sabina – Rientro all’ecOstello ore 16:00
Partenza da Ponte Felice (Magliano Sabina) in canoa canadese da 2 posti e discesa del Tevere fino al paese di Collevecchio.
Durata: 3 ore circa
Pranzo al sacco
Costo 35€ a persona (minimo 2 persone) – 30€ a persona per 4 persone.
Il costo è comprensivo dei materiali ed attrezzature di sicurezza per il trasferimento in canoa.
Descrizione dell’itinerario
L’imbarco avviene a valle di Ponte Felice, sulla sponda orografica sinistra del fiume in prossimità di un centro di costruzioni edilizie ormai abbandonato.
Il primo tratto della discesa è caratterizzato da una leggera corrente che ha origine da una rapida presente proprio sotto il ponte Felice.
Dopo circa un chilometro la navigazione procede in assoluta tranquillità, accompagnata da un paesaggio fluviale suggestivo ed incontaminato.
Le sponde sono ricche di vegetazione e, compatibilmente con le condizioni climatiche, la discesa consente di osservare alcune specie di uccelli che popolano il fiume per l’intero anno: airone cenerino, garzetta, airone guardabuoi e numerose specie di anatre.
Dopo aver superato il piccolo borgo di Paglia, osservabile sulla sponda sinistra orografica, si procede ancora per qualche chilometro all’interno di un ecosistema fluviale incontaminato.
Giunti ad una caratteristica ed “unica” isola presente sul Tevere prima di Roma, le canoe possono sostare e si potrà consumare un breve pasto al sacco.
Ripresa la navigazione, si osservano giganteschi pioppi neri e bianchi che popolano le rive insieme a numerosi salici e ontani.
Dopo circa un’ora e mezza di navigazione, poco dopo un grande pontile, si giunge all’approdo di Collevecchio, in piena campagna sabina dove, dopo alcune centinaia di metri tra i campi di granoturco, sarà possibile riprendere l’auto per tornare all’ecOstello Magliano Sabina.
#3 Riserva Naturale Nazzano Tevere-Farfa
Partenza dal ponte Montorso (Poggio Mirteto Scalo) con canoa canadese da 2 posti e discesa del fiume Tevere fino alla Fattoria didattica Campo di Contra (Nazzano).
Durata: 3 ore circa con soste per osservazioni faunistiche e geologiche.
Possibilità di pranzo con prodotti della Fattoria didattica 30€
Costo: 30€ a persona (minimo 2 persone).
Il costo è comprensivo dei materiali ed attrezzature di sicurezza per il trasferimento in canoa.
Descrizione dell’itinerario
La discesa in canoa canadese del tratto di fiume Tevere avviene completamente all’interno della Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere-Farfa.
L’imbarco si effettua presso il pontile in legno di Torrita Tiberina, una struttura dove attracca il battello che svolge le visite guidate all’interno della Riserva. L’imbarco è comodo ed il fiume avanza molto lentamente mascherando la lenta corrente che inevitabilmente conduce a valle.
La Riserva naturale Nazzano Tevere-Farfa, istituita nel 1979, si estende per 700 ettari ed è costituita da due fiumi e un lago: il fiume Tevere, il fiume Farfa e il lago artificiale di Nazzano, venutosi a creare nel 1955 quando l’Enel edificò una diga a circa 2 Km dal comune omonimo.
Ben presto l’intera area divenne località di sosta di numerose specie avicole migranti ed oggi l’habitat creatosi conta un nutrito numero di specie animali e vegetali.
La Convenzione Internazionale di Ramsar, protocollo intergovernativo per la protezione delle aree umide, alla quale aderiscono oltre 150 paesi nel mondo, considera la Riserva Nazzano Tevere-Farfa un’area di rilevanza internazionale.
Tra gli uccelli, oltre al coloratissimo martin pescatore, i più importanti che vi nidificano sono: il nibbio bruno, il falco pellegrino e l’airone cenerino.
Una particolarità dell’area è la presenza di alcune “garzaie”, ovvero degli enormi alberi all’interno dei quali si accoppiano e nidificano centinaia di coppie di aironi anche di diverse specie: aironi cenerini, garzette, aironi guardabuoi, nitticore.
Le rive del fiume sono uniformemente ricoperte di canne e cannuccia di palude.
All’interno degli anfratti che si generano spontaneamente con gli alberi trovano rifugio e nidificano la maggior parte delle decine di specie di anatre ormai residenti nella riserva e quelle che sostano durante la migrazione.
A ridosso del canneto, alberi anche di grandi dimensioni sopportano i mesi invernali di parziale sommersione, accompagnati dalla maestosità dei salici, le cui fronde arrivando a lambire l’acqua conferiscono all’ambiente un fascino particolare.
All’interno si trovano pioppi bianchi e neri e in generale quegli alberi ad alto fusto che non tollerano l’eccesso di acqua.
#4 Gole di Stifone e scavi archeologici di Otricoli
Durata: 2,5 ore circa tragitto in canoa con sosta per breve pranzo + 1,5 ore visita all’area archeologica
Partenza: ore 10:00 dall’ecOstello Magliano Sabina – rientro all’ostello ore 16:00
Pranzo al sacco
Costo: 40€ a persona (minimo 2 persone) – 35€ a persona per 4 persone.
Il costo è comprensivo del biglietto d’ingresso all’area archeologica e dei materiali ed attrezzature di sicurezza per il trasferimento in canoa.
Descrizione dell’itinerario
L’ingresso in acqua avviene a circa 3 Km dal piccolo borgo di Stifone, in direzione Narni, nell’antico letto del fiume Nera. Questo continua a dare il suo nome al corso d’acqua, anche se la quasi totalità di quella proveniente da Terni viene trattenuta da una diga posta alcune centinaia di metri a monte del nostro imbarco e scaricata pia valle, presso una centrale idroelettrica, attraverso una condotta forzata.
Appena entrati in canoa l’acqua appare limpida e cristallina di un intenso colore turchese.
Caratteristica del tratto fluviale che si percorre durante l’escursione è la presenza innumerevoli sorgenti, tra cui molte nascoste, ma alcune sono ben visibili durante la discesa. Sono queste sorgenti a garantire per tutto l’anno l’abbondante quantità di acqua che valorizza le gole.
L’acqua è particolarmente ricca di sali di potassio e magnesio e per questo un tempo utilizzata come sorgente termale della quale permangono solo alcune tracce in prossimità dell’imbarco.
La discesa procede in modo tranquillo in un ambiente incontaminato e di rara bellezza.
Nonostante la limpidezza dell’acqua, anche nei punti di maggior profondità non si ha la fortuna di osservare alcuna specie di vivente (pesci, anatre, zanzare, ecc) proprio a causa della sua particolare composizione chimica.
Dopo circa un’ora di pagaiata si giunge al caratteristico borgo di Stifone, un piccolissimo aggregato di case, un tempo abitate da maestri d’ascia costruttori di grandi imbarcazioni fluviali, delle quali purtroppo non rimangono testimonianze in loco, ma solo resti dell’antico cantiere navale dove venivano realizzate.
All’interno dei resti, solo nel periodo estivo per motivi legati alla temperatura, è possibile fare un rinfrescante bagno in acqua sorgiva.
Dopo una breve visita al borgo, si risale in canoa e si percorre il tratto di fiume a ritroso fino al punto di partenza che si raggiunge dopo circa un’ora.
Effettuato lo sbarco si consuma un breve pasto al sacco, terminato il quale si procede in automobile alla volta di Otricoli per effettuare la visita guidata al Parco archeologico di Ocriculum.
Per la visita guidata di Ocriculum, ti rimandiamo alle informazioni scritte nell’itinerario 1# Orte – Parco Archeologico di Ocriculum.
#5 Narni sotterranea e gole di Stifone (solo nei giorni di sabato e festivi)
Durata: 2,5 ore itinerario in canoa + 90 minuti circa visita a Narni Sotterranea
Partenza: ore 10:00 dall’ecOstello Magliano Sabina – Rientro all’ecOstello ore 17:00
Pranzo al sacco
Costo: 45€ a persona (minimo due persone) 40€ a persona per 4 persone. Il costo è comprensivo del biglietto d’ingresso a Narni sotterranea e dei materiali ed attrezzature di sicurezza per il trasferimento in canoa.
Descrizione dell’uscita
Raggiunta in auto lo splendido centro storico della città medievale di Narni, dopo una breve visita ai palazzi storici ed alle piazze della cittadina, ci si avventura nella visita guidata agli ipogei scoperti nel 1979 che raccontano la storia del territorio. Il percorso inizia dal grande complesso del convento di S. Domenico. Si accede con facilità ad una chiesa del XII secolo che conserva affreschi tra i più antichi della regione. Attraverso una ricostruzione virtuale, vengono mostrate le varie fasi storiche che hanno interessato l’antica chiesa sotterranea.
In questo ambiente è stato realizzato un pavimento vetrato che consente di osservare i recenti ritrovamenti archeologici. Attraverso un varco si entra nei resti di una domus romana caratterizzata da una grande cisterna. In questa sala, sempre attraverso la realtà virtuale, si potranno esplorare i cunicoli dell’acquedotto Romano della Formina.
Percorrendo un lungo corridoio, si giunge in una sala chiamata Stanza dei Tormenti, secondo documenti testimoniali ritrovati nei musei vaticani. In questo ambiente avevano luogo gli interrogatori del Tribunale dell’Inquisizione. In una piccola cella adiacente, si possono osservare numerosi graffiti a testimonianza delle sofferenze patite dagli inquisiti.
Terminata la visita ci si sposta in prossimità delle gole di Stifone, dove ci rifocilleremo con un pasto al sacco.
L’ingresso in acqua avviene a circa 3 Km dal piccolo borgo di Stifone, in direzione Narni, nell’antico letto del fiume Nera. Questo, come abbiamo già detto nell’itinerario precedente, continua a dare il suo nome al corso d’acqua, anche se la quasi totalità di quella proveniente da Terni viene trattenuta da una diga posta alcune centinaia di metri a monte del nostro imbarco e scaricata a valle, presso una centrale idroelettrica, attraverso una condotta forzata. Appena entrati in canoa l’acqua appare limpida e cristallina di un intenso colore turchese.
La caratteristica del tratto fluviale che si percorre durante l’escursione è che l’intero percorso presenta innumerevoli sorgenti, numerose nascoste, ma alcune visibili durante la discesa. Sono queste a garantire per tutto l’anno l’abbondante quantità di acqua che valorizza le gole. Caratteristica dell’acqua è essere particolarmente ricca di sali di potassio e magnesio e per questo un tempo utilizzata come sorgente termale della quale permangono solo alcune tracce in prossimità dell’imbarco.
La discesa procede in modo tranquillo in un ambiente incontaminato e di rara bellezza. Nonostante la limpidezza dell’acqua, anche nei punti di maggior profondità non si ha la fortuna di osservare alcuna specie vivente (pesci, anatre, zanzare, ecc.) a causa della sua particolare composizione chimica.
Dopo circa un’ora di pagaiata si giunge al caratteristico borgo di Stifone, un piccolissimo aggregato di case un tempo abitate dai maestri d’ascia costruttori di grandi imbarcazioni fluviali delle quali non rimangono testimonianze in loco, ma solo i resti del cantiere navale dove venivano realizzate.
All’interno dei resti del cantiere, solo nel periodo estivo per motivi legati alla temperatura, è possibile fare un rinfrescante bagno in acqua sorgiva.
Dopo una breve visita al borgo si risale in canoa e si percorre il tratto di fiume a ritroso fino al punto di partenza che si raggiungerà dopo circa un’ora. Effettuato lo sbarco si farà ritorno all’ostello.
#6 Attigliano – Orte. Sosta agli scavi dell’antica Seripola e visita ad Orte sotterranea
Durata: 3 ore discesa in canoa con sosta agli scavi dell’antica Seripola, visita a Orte sotterranea circa 1,30.
Partenza: ore 9:30 dall’ecOstello Magliano Sabina, rientro all’Ostello ore 17:00 circa
Pranzo al sacco.
Costo: 45€ a persona (minimo 2 persone); 40€ a persona per 4 persone.
Il costo è comprensivo del biglietto d’ingresso a Orte sotterranea e dei materiali ed attrezzature di sicurezza per il trasferimento in canoa.
Descrizione dell’itinerario
Raggiunto il fiume Tevere in prossimità di Attigliano si scende lungo la strada che passa al di sotto del ponte stradale che conduce a Bagnoregio.
L’imbarco avviene dopo aver percorso circa 20 metri di sentiero.
L’acqua presenta una leggera corrente che accompagna le canoe per un paio di chilometri. L‘ambiente fluviale si presenta integro e particolarmente interessante, non essendo visibili tracce di interventi umani.
Le sponde sono ricche di varietà di alberi che in perfetta continuità accompagneranno la discesa dei canoisti per tutto il tragitto. In condizioni ambientali favorevoli è possibile incontrare numerose specie di uccelli. A seconda della portata stagionale è inoltre possibile incontrare delle successioni di raschiere, ovvero tratti con acqua particolarmente bassa, che generalmente le canoe riescono a superare senza dover scendere dall’imbarcazione.
Dopo circa due ore di discesa, sempre in un ambiente naturale incontaminato, ci si ferma in prossimità dell‘antico porto e degli scavi della città di Seripola (V sec. a.c.) la cui visita non sempre è possibile per motivi organizzativi dell’associazione che gestisce le visite.
Durante la sosta si consuma un pranzo al sacco e successivamente si riprende la discesa in un ambiente suggestivo con rocce carsiche affioranti nel fiume e spettacolari resti dell’antico porto romano con sponde rinforzate in travertino.
Dopo meno di un’ora di discesa, si può osservare la splendida rupe tufacea sulla quali si erge l’antica città di Orte e, circa quindici minuti di pagaiata, si raggiunge il punto di sbarco dove si lasciano le canoe.
Raggiunto in auto il centro della città, inizia la discesa nei cunicoli di Orte sotterranea, con la visita alla splendida Fontana ipogea, terminale dell’antico acquedotto risalente al VI e V secolo a.C., scavata in epoca romana, in corrispondenza alla monumentalizzazione dell’abitato. Si procede quindi con la visita ai cunicoli.
Il cunicolo principale è stato concepito, a partire dal VI-V sec. a.C., non solo per il recupero dell’acqua piovana infiltratasi all’interno del tufo, materiale che caratterizza il sottosuolo della città, ma anche per trasferire alle fontane urbane le acque captate dalle sorgenti.
La rete di cunicoli è lunga 1.600 metri, il cunicolo principale portava l’acqua dalla fontana ipogea fino alla rocca. Al suo interno si conservano una successione di pozzi ascenzionali per il recupero del materiale cavato e sono ben visibili le aperture laterali di sfogo per l’acqua, in caso di superamento dei livellidi guardia. Attualmente il percorso di visita inizia nella fontana ipogea e termina, dopo un tragitto lungo circa 280 m, in prossimità del cosiddetto “Arco del Vascellaro” in corrispondenza dell’omonimo ipogeo.
Questo ipogeo può essere considerato l’esempio eclatante della continuità di vita e di utilizzo del sottosuolo della città. L’ambiente presenta una pianta rettangolare di circa 20 metri quadrati ed ospita una vasca per la pigiatura dell’uva.
Da una diramazione laterale del cunicolo principale si accede al Pozzo di Cocciopesto. Questi vani che non hanno alcuna connessione con la funzionalità idrica di quest’ultimo. Il pozzo è un ambiente di forma circolare che ha avuto una lunga vita, che va almeno dal I sec. a.C. fino a tempi recenti.
La rete idraulica ipogea alimentava anche il pregevole ninfeo rinascimentale di via Solferino, costruito nel XVI secolo e appartenuto a un convento di suore.
Il complesso sotterraneo, interamente scavato nel tufo, sottostante a un giardino anch’esso rinascimentale, ha affaccio sul lato sud della rupe, e si articola in due livelli sovrapposti, a loro volta suddivisi in diversi ambienti. tutti gli ambienti sono caratterizzati dalla presenza di fontane e vasche comunicanti, scolpite nel tufo e di forme differenti che fanno del ninfeo di Orte un complesso unico nel suo genere.
INFO & PRENOTAZIONI:
Fattoria didattica Campo di Contra – Nazzano Pagina Facebook
Sergio +39 328.1858517
Mauro +39 328.2579603