Esploriamo il Viterbese

L’itinerario giornaliero Esploriamo il Viterbese – territorio a noi vicino, ricco di storia, arte e tradizioni – è di 152 km totali ed include la visita a:

  • Parco dei Mostri di Bomarzo
  • Civita di Bagnoregio
  • Terme dei Papi a Viterbo

=> A fondo pagina trovi il dettaglio dei percorsi e la mappa dell’intero itinerario <=

Consigli prima di mettersi in movimento
Se volete fermarvi per un pic-nic lungo il percorso, il nostro Ostello preparerà per voi deliziosi cestini con prodotti locali. Arrivati alle porte di accesso ai borghi, dovrete proseguire a piedi, in quanto i centri storici sono pedonalizzati.

Bomarzo, il Parco dei Mostri

Bomarzo è un comune italiano di 1.756 abitanti, a 263 metri s.l.m., si trova in provincia di Viterbo, nel Lazio nord-occidentale.

“A Bomarzo la finzione scenica è travolgente, l’osservatore vi è immerso in un ingranaggio di sensazioni, capace di confondere le idee, di sopraffare emotivamente, di coinvolgere in un mondo onirico, assurdo, ludico ed edonistico.”. Bruno Zevi, Barocco Illuminismo, Roma 1995.

L’Orco

Il Parco dei Mostri, denominato anche Sacro Bosco o Villa delle Meraviglie di Bomarzo, è un complesso monumentale realizzato in un parco naturale di conifere e latifoglie. Al suo interno trovano posto numerose sculture in basalto di varia grandezza che risalgono al XVI secolo, raffiguranti animali mitologici, divinità e mostri. Sono presenti anche diversi edifici ispirati al mondo classico.

Tutte le opere sono state realizzate ignorando volutamente qualsiasi regola prospettica o estetica, allo scopo di confondere, stupire, meravigliare il visitatore.
Il lavoro fu progettato e realizzato nel 1547 dall’architetto Pirro Ligorio, su commissione del principe Pier Francesco Orsini, chiamato Vicino Orsini.

L’attuale disposizione delle sculture non è, salvo alcuni casi documentati, quello originario, ma risale alla seconda metà del XX secolo, quando la famiglia Bettini rilevò il Parco e, dopo decenni di abbandono, lo rimise in uso.
Oltre ai Mostri e agli elementi architettonici principali elencati di seguito, ve ne sono molti altri più piccoli, spesso maggiormente degradati dal tempo e perciò meno identificabili.

Sculture ed edifici riportano numerose iscrizioni criptiche che storici e filologi hanno cercato nel tempo di decifrare. Si tratta di temi antichi e motivi letterari propri del periodo rinascimentale, alcuni tratti ad esempio dal Canzoniere di Francesco Petrarca, dall’Orlando furioso di Ludovico Ariosto e così via.
Sono rimasti però talmente tanti misteri che uno schema interpretativo unico forse non potrà mai essere trovato.

Da vedere: sculture e architetture del Parco dei Mostri

Moltissime sono le opere che si incontrano passeggiando per il Parco. Tra queste, citiamo:

  • Sfingi, simbolicamente a guardia del parco, accolgono il visitatore con iscrizioni di benvenuto in endecasillabi, leggibili su ciascun basamento
  • Orco, simbolo del Parco, grande faccione di pietra con bocca spalancata, con iscrizione “Ogni pensiero vola“. Si tratta di un intero ambiente scavato nel tufo, la cui forma consente a voci e suoni di creare una spaventosa eco
  • Mausoleo, modellato come una tomba etrusca
  • Ercole e Caco (o Lotta tra giganti), la più grande statua del Parco
  • Gruppo della Tartaruga e della Balena
  • Ninfeo e Venere sulla conchiglia, grande ambiente a vasca che ricalca i ninfei d’età greco-romana, decorato con le figure delle tre Grazie e di tre ninfe, con colossale statua di Venere
  • Casa pendente, piccolo edificio costruito su un masso inclinato e perciò volutamente pendente, anche all’interno
  • Piazzale dei vasi, con Nettuno e la sinuosa ninfa dormiente
  • Elefante, maestosa statua con torre sulla schiena e legionario romano nella proboscide; probabile riferimento ad Annibale e alle Guerre puniche
  • Drago, spaventoso mostro rettiliforme
  • Tempio, riprende forme architettoniche di diverse epoche: classica (frontone, colonnato e vestibolo) e rinascimentale  per la la cupola, modellata sul modello di Santa Maria del Fiore a Firenze.

INFO E CONTATTI
Il Parco dei Mostri di Bomarzo è, in genere, aperto tutto l’anno con orario continuato:
08:30 – 19:00 dal 1° aprile al 31 agosto / 08:30 al tramonto dal 1° settembre al 31 marzo
Località Giardino, 01020 Bomarzo VT
tel. 0761 924029
Parco dei Mostri – sito ufficiale

Civita di Bagnoregio

Terminata la visita al Parco dei mostri di Bomarzo, riprendiamo il percorso Esploriamo il Viterbese per arrivare a Civita di Bagnoregio, una frazione di 11 abitanti del comune di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, a 485 metri sul livello del mase.
Inserita tra i Borghi più belli d’Italia, definita “la città che muore” a causa della progressiva erosione del suo territorio, che ha dato vita alle tipica formazione dei calanchi, Civita richiama ogni anno migliaia di turisti, attratti dalla sua straordinaria bellezza e dal suo isolamento.
Fondata in epoca etrusca, è divenuta in epoca romana una vivace civitas, da cui deriva il nome.

civita-di-bagnoregio-viterbese

Per arrivare al borgo si passa dal comune di Bagnoregio dove un comodo parcheggio invita a proseguire a piedi, percorrendo  il lungo ponte che conduce fino al centro di Civita. Ponte panoramico, da cui si ammirano, oltre i calanchi, le due valli scavate dal Rio Torbido e dal Rio Chiaro. In origine questi luoghi dovevano essere più dolci e accessibili ed erano attraversati da un’antica strada che collegava la valle del Tevere al Lago di Bolsena.

Prima di entrare, i visitatori devono pagare una piccola tassa (5 euro) che permette all’amministrazione comunale di compiere i lavori di restauro e stabilizzazione e mantenere visitabile il luogo.

Da vedere

Civita di Bagnoregio ha infatti un aspetto davvero curato ed invitante! Vi si accede attraverso Porta Santa Maria, oggi l’unico varco rimasto dei cinque che aveva. La porta mostra dei fregi raffiguranti due leoni che tengono tra le zampe una testa umana, a ricordo di una rivolta popolare degli abitanti di Civita contro la famiglia orvietana dei Monaldeschi.

Visitando il borgo, possiamo vedere i bei palazzi nobiliari edificati nel corso del Rinascimento dalle famiglie Colesanti, Bocca, Alemanni. In quest’ultimo palazzo si può visitare il Museo geologico e delle frane, interessante istituzione museale che, riunendo discipline come la geologia, la sismologia e l’archeologia, racconta il particolare rapporto tra Civita di Bagnoregio e il suo territorio, riservando grande attenzione al tema del dissesto idrogeologico.

Piazza San Donato è il cuore pulsante del centro, dove troviamo l’omonima chiesa, magnifico esempio di architettura cinquecentesca viterbese, che si ritiene costruita sul sito di un antichissimo tempio etrusco. La chiesa conserva le tracce di un primo impianto romanico nonostante i rifacimenti e le trasformazioni subite nel corso del tempo. Ha pianta a tre navate, con facciata rinascimentale. Il campanile è a torre e, alla sua base, sono inglobati due sarcofagi etruschi in pietra di basalto. All’interno conserva un affresco della scuola del Perugino e un crocifisso ligneo quattrocentesco attribuito alla scuola di Donatello.

Altri luoghi di interesse sono il Palazzo Vescovile, un mulino del XVI secolo e i resti della casa natale di San Bonaventura, uno dei padri fondatori dell’ordine francescano.

Il borgo merita una passeggiata esplorativa tra le sue stradine dove ci accolgono angoli segreti e scorci suggestivi. Qui troviamo anche la piazzetta del Belvedere, da cui ammirare l’intero panorama circostante.

Eventi da segnalare

Palio della Tonna – prima domenica di giugno e seconda domenica di settembre
Civit’Arte – agosto
Festa della Castagna – ottobre
Presepe Vivente – dal 26 dicembre al 6 gennaio

INFO E CONTATTI
Comune di Bagnoregio tel. +39 0761.780815
Pro Loco tel. +39 0761.780833
Virtual Tour
Civita di Bagnoregio – sito ufficiale

Terme dei Papi di Viterbo

Se volete regalarvi qualche ora di relax e di benessere totali, siete nel posto giusto. Già conosciute in età pre-romana, quand’erano chiamate Terme Etrusche, le Terme dei Papi prendono il nome dallo splendido palazzo Bagno del Papa, costruito nel 1450 per papa Niccolò V.

Le Terme dei Papi offrono il piacere di immergersi nella Monumentale Piscina Termale di oltre 2000 mq, alimentata esclusivamente con acqua termale della sorgente Bullicame: un’acqua solfureo-solfato-bicarbonato-alcalino-terrosa fluorata a 58°C, un bagno prezioso per la salute della pelle. Ombrelloni e comodi lettini circondano la piscina, per offrire pause ristoratrici tra un’immersione e l’altra.
Inoltre dal laghetto di origine vulcanica, colmo di acque termali, si estraggono due tipi di fango: quello lavico di colore grigio per la fangoterapia e quello sorgivo di colore bianco per i trattamenti estetici.

INFO E CONTATTI

Terme dei Papi – sito ufficiale
tel. +39 0761.3501
info@termedeipapi.it

Dettagli itinerario Esploriamo il Viterbese in automobile o moto

1 – partenza da Magliano Sabina
2 – da Magliano Sabina a Bomarzo km 32
A1 (direzione Firenze) fino uscita Attigliano
prosegui su SP 11 Bomarzenese fino a Bomarzo
3 – da Bomarzo a Civita di Bagnoregio Km 39
SP 20 via Bomarzese. Prendi SS 675 in direzione di SP Acquarossa e prendi l’uscita Bagnaia Montefiascone. Svolta a sinistra e prendi SP Acquarossa/Str. Pian del Cerro
Continua su Str. Teverina/SP5 in direzione di Bagnoregio, fino all’arrivo
4 – da Civita di Bagnoregio a Viterbo Terme dei Papi – 34 km
Segui SP6 e Str. Teverina/SP5 in direzione di SP Acquarossa/Str. Pian del Cerro a Viterbo. Prendi SS 675 fino all’ingresso Terme dei Papi
5 – da Viterbo Terme dei Papi a Magliano Sabina – Km 46,5
Prendi SS 675 e prosegui fino a ORTE – A1
Prendi A1 in direzione di Roma, esci all’uscita successiva Magliano Sabina e risali a Magliano (S3 Flaminia + SP54)

Viterbo

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