Alla scoperta della vicina Umbria

L’itinerario giornaliero Alla Scoperta della vicina Umbria, di 62 km totali, include la visita a località straordinarie che vi riserveranno piacevoli sorprese:

  • Otricoli città e Ocriculum parco archeologico
  • Narni città e Narni sotterranea
  • borgo di Stifone sul Fiume Nera.

=> A fondo pagina trovi il dettaglio dei percorsi e la mappa dell’intero itinerario <=

Consigli prima di mettersi in movimento
Se volete fermarvi per un picnic lungo il percorso, il nostro Ostello preparerà per voi deliziosi cestini con prodotti locali. Arrivati alle porte di accesso alle varie località, dovrete proseguire a piedi, in quanto i centri storici sono pedonalizzati.

OTRICOLI

Otricoli è un comune italiano di 1764 abitanti della provincia di Terni, prima tappa dell’itinerario Alla scoperta della vicina Umbria.
Si trova sulla collina che sovrasta la vasta area archeologica di età romana denominata Ocriculum. Sorge nello stesso luogo occupato dalle popolazioni pre-romane. Conserva, racchiusi nella cinta muraria costruita nell’Alto Medioevo, edificazioni e monumenti appartenenti a epoche storiche lontane tra loro: dal pre-romanico al Novecento.

Da vedere

Il borgo è tutto da percorrere e da scoprire man mano. E’ un paese vivace, accogliente e allegro nei suoi colori, dove è facile avviare una chiacchierata cordiale con gli abitanti. Passeggiando tra i suoi vicoli e le sue piazzette, si notano subito tracce evidenti di un lontano passato.

Anche il bel Palazzo Priorale, attuale sede del Comune, è di antica costruzione; lo dimostrano la corte sopraelevata e la scala esterna, mentre la porta di travertino risale al 1500. L’intero edificio e la facciata sono invece databili 1600.

E’ del 1761 l’Oratorio di San Giuseppe da Leonessa che nell’interno, decorato a stucchi bianchi, ha numerose rappresentazioni della vita del santo e dei miracoli da questi compiuti. La Chiesa di S. Salvatore, già menzionata in un atto notarile del 1235, conserva i resti di un’antica decorazione pittorica, realizzata tra il XII e il XV secolo.

Nel punto più alto del paese, proprio sulla piazza principale, ci appare la Collegiata di Santa Maria Assunta, oggi chiesa parrocchiale, largamente rimaneggiata nel corso dei secoli, ma in realtà di origine pre-romanica, come testimoniano tratti di opus mixtum, la tecnica edilizia romana, visibili sia sulle pareti esterne che su quelle interne.

Compiuta la passeggiata a Otricoli, ci aspetta un luogo unico, immancabile e indimenticabile, Ocricolum, il sito sito archeologico di primaria importanza per l’epoca romana.

Parco archeologico di OCRICULUM, l’antica città romana

La seconda tappa dell’itinerario Alla scoperta della vicina Umbria ci porta a vedere i resti della città antica, chiamata Ocriculum. Attraversata dalla Via Flaminia e lambita da un’ansa del Tevere, il sito è inserito in un paesaggio di grande fascino, perfetta sintesi di archeologia e natura rimasta immutata nei secoli. Una tappa che non devi assolutamente mancare e che ti sorprenderà per la moltitudine di reperti da vedere.

Della città di Ocriculum, visitabile con percorsi pedonali, sono attualmente ben visibili i principali monumenti dell’antico abitato romano: l’area del Foro e della Basilica, l’imponente monumento delle Grandi Sostruzioni, il Teatro, le Terme, un Pilone monumentale di ingresso, il grande Ninfeo, un tratto basolato dell’Antica via Flaminia su cui si affacciano un Monumento funerario rotondo e una fonte pubblica, l’Anfiteatro, imponenti monumenti funerari e, a destra della città romana, lungo la Strada Statale Flaminia, la Necropoli arcaica (VII sec. a.C.).” Presentazione tratta dal sito Umbria Tourism.

Rievocazione storica annuale
Ogni anno, nell’ultima fine settimana di maggio, il Parco archeologico di Ocriculum torna alla vita del secondo secolo d.C., ai tempi dell’imperatore Marco Aurelio, quando Ocriculum era un prospero municipio ai confini di Roma. La rievocazione storica è minuziosa e spettacolare: oltre alle scene di vita nel municipio e nel porto fluviale sul Tevere, vengono organizzati ludi ginnici, riti e cerimonie (come i matrimoni), scontri e combattimenti, danze e musiche dell’epoca.

L’intera area del Parco archeologico di Ocriculum è sempre percorribile a piedi in ogni periodo dell’anno. Ha una superficie di 36 ettari e comprende l’antico porto fluviale sul Tevere, chiamato Porto dell’Olio, grazie al quale i rapporti commerciali con Roma furono molto intensi. Da Ocriculm partivano infatti carichi verso Roma del pregiato olio della Sabina, già conosciuto ed apprezzato in quei tempi, oltre ad altri prodotti, come  vino, grano e legna.
Di recente nell’area è stato rinvenuto un peso in pietra, che un’iscrizione rimanda all’attività svolta dal pensor lignarius, l’addetto alla pesatura dei carichi di legna da imbarcare o da inviare su carri attraverso la via Flaminia.

INFO E CONTATTI E
Comune di Otricoli
sito
Via Vittorio Emanuele, 11
05030 Otricoli (Terni) tel.  +39 0744.719628
Per approfondire:
Otricoli Tourism: Otricoli
Umbria Tourism: Ocriculum
Rievocazione Storica Ocriculum
Il Parco è aperto al pubblico tutto l’anno. Puoi anche richiedere la visita guidata, chiamando la coop.va Sistema Museale al numero +39 334.1046867

NARNI CITTA’

Terminata la visita ad Ocriculum, riprendiamo l’itinerario Alla scoperta della vicina Umbria ed arriviamo a Narni, un comune italiano di 18.631 abitanti della provincia di Terni (Umbria).
Secondo recenti studi, all’interno del suo territorio cade il centro geografico della penisola italiana.

Le antiche origini di Narni risalgono al 300 a.C., quando i romani si insediarono nella città umbra, allora chiamata Narnia, diventata un punto strategico di comunicazione grazie alla realizzazione della via Flaminia. La città oggi appare principalmente di epoca medievale.

Da vedere

Lasciata l’automobile al grande parcheggio, possiamo salire al centro storico con il comodo ascensore o attraversare Porta delle Arvolte, chiamata poi Porta Ternana, realizzata tra il 1471 e il 1492.
Il giro prosegue su via Roma per arrivare a Piazza Garibaldi, con l’omonima fontana, ricostruita nel 1527, per poi proseguire verso il Duomo di San Giovenale, patrono della città. Costruito sui resti di un’antica necropoli, intorno all’anno Mille, ha bel campanile, parte in stile romanico e parte rinascimentale.

Riedificato nel corso del Trecento, è il Palazzo dei Priori, che mostra le due poderose arcate, la torre civica, il bel portale e la Loggia attribuita all’architetto Matteo di Giovannello Gattapone. Di fronte al Palazzo dei Priori troviamo il Palazzo del Podestà, attuale sede comunale; costruito nel XIII secolo, ha un pregiato affresco attribuito al Torresani, pittore veronese del 1500, molto attivo in Sabina.

Degli edifici di culto, ricordiamo la chiesa di San Domenico, complesso religioso edificato nel XII secolo, antica cattedrale della cittadina, oggi sconsacrata ed adibita ad uffici comunali. Da vedere la cappella del Rosario che ha la volta affrescata da artisti fiamminghi del Quattrocento. Infine, situata in prossimità delle mura e ricostruita nel XV secolo, incontriamo la chiesa di Sant’Agostino, edificata dai frati agostiniani agli inizi del 1300, con l’annesso convento, purtroppo ora non agibili.

Curiosità
Narni, al tempo dei Romani e almeno fino al XIII secolo, era chiamata Narnia. L’autore inglese Clive Staples Lewis (1898 –1963) amava il suono di questa parola e decise di usarla nella sua celebre saga intitolandola, appunto, Le cronache di Narnia, che si compone di tre volumi. Dal 2005 al 2010 le case di produzione Walden Media e Walt Disney Pictures hanno realizzato tre film a partire dai suoi libri.

Corsa all’Anello, rievocazione storica

La città di Narni ogni anno, a partire dal 1969, organizza una delle più straordinarie rievocazioni storiche del Medioevo, la cosiddetta Corsa all’Anello, nel periodo che va dalla fine aprile ai primi giorni di maggio, un evento che coinvolge l’intera città. Dieci giorni durante i quali infatti Narni è piacevolmente invasa da manifestazioni, incontri, cortei e rievocazioni storiche in costume, musiche, giochi e taverne aperte per l’occasione.

La giornata finale è contraddistinta proprio dalla Corsa all’Anello, il palio che vede un gruppo di coraggiosi cavalieri, appartenenti ai vari Terzieri (quartieri) medievali in cui era suddivisa la città, sfidarsi al galoppo e cercare di infilzare, lancia in resta, l’agognato anello. Solo il vincitore conquisterà così l’anello d’argento. 

Narni sotterranea

Si deve all’Associazione Culturale Subterranea – nata nel 1994 per la passione di un gruppo di volontari mossi dall’intento di salvaguardare e valorizzare il sito archeologico – la visita guidata alla Narni sotterranea. Di seguito inseriamo la presentazione tratta dal sito dell’Associazione e, a fine articolo, forniamo i contatti della stessa, per aggiornamenti ed informazioni.

Da vedere

Il percorso guidato inizia dal complesso conventuale di S. Domenico con l’ingresso in una chiesa del XII secolo, scoperta solo nel 1979, da sei giovani speleologi, che conserva affreschi tra i più antichi della città.
In questo primo ambiente è stato completato il pavimento vetrato che permette di far risaltare i recenti ritrovamenti archeologici e grazie ad una suggestiva ricostruzione virtuale, si potranno comprendere le varie fasi storiche che hanno interessato l’antica chiesa sotterranea. Attraverso un varco nella muratura si passa in un locale con una cisterna romana, probabilmente resto di una domus. In questa sala, grazie a degli effetti speciali, si potrà entrare in maniera virtuale nei cunicoli dell’acquedotto Romano della Formina. Subito dopo, percorrendo un lungo corridoio, si giunge in una grande sala, dove avevano luogo gli interrogatori del Tribunale dell’Inquisizione. Quest’ambiente è chiamato Stanza dei Tormenti nei documenti ritrovati negli Archivi Vaticani e al Trinity College di Dublino.
Proseguendo si trova una piccola cella, unica nel suo genere, che documenta con graffiti alle pareti le sofferenze patite dagli inquisiti, uno dei quali ha voluto lasciare un messaggio attraverso un codice grafico, con simboli alchemico-massonici non ancora completamente decifrati.
“.

INFO E CONTATTI
Comune di Narni
Piazza dei Priori, 1 – 05035 Narni (TR) tel. +39 0744.7471
Associazione Culturale Subterranea
tel. +39 339 1041645 – +39 0744722292

STIFONE

Stifone, ultima tappa dell’itinerario Andar per borghi in Sabina è una frazione del comune di Narni, in provincia di Terni, posta lungo la riva sinistra del fiume Nera e lungo la via Ortana. Il paese, a 93 m. sul livello del mare, secondo i dati dell’ultimo censimento Istat, è popolato da 41 abitanti.

Attenzione! A Stifone non troverete punti di ristoro. Il nostro consiglio è visitare questi luoghi provvisti di spuntini e borracce, soprattutto se viaggiate con bambini!

Da vedere

Il borgo ha mantenuto il suo antico nucleo, con case che risalgono al periodo compreso tra il Trecento e il Seicento. Due piazzette all’ingresso fanno da cornice alla Chiesa di Santa Marina, edificata in epoca medievale, restaurata e modificata nel 1600, oggi in fase di manutenzione straordinaria. Ha il portale in cotto e il campanile a vela.
Gli antichi lavatoi nel centro del paese, alimentati dall’acqua sorgiva, costituiscono un punto d’interesse da cui immaginare la vita in tempi passati.

Stifone alla scoperta della vicina Umbria

La particolarità delle acque che bagnano Stifone e dintorni è il loro incredibile e smagliante color turchese. Qui infatti il fiume crea un’ansa, alimentata da un sistema di sorgenti carsiche provenienti dai fianchi delle montagne, utilizzate nel corso dei secoli per alimentare i mulini, gli opifici, la ferriera e in ultimo le prime centrali idroelettriche attive alla fine dell’Ottocento.

A 900 metri più a valle del centro abitato sorgevano l’antico porto della città di Narnia e il cantiere navale romano, che si suppone di origine etrusca, oggi sito archeologico in località Le Mole, rinvenuto grazie alle intuizioni del prof. Alvaro Caponi e agli scavi effettuati nel 1969.
Il cantiere serviva a costruire le imbarcazioni per il trasporto di persone e prodotti alimentari verso Roma, come testimoniano le notizie riportate da Tacito e Strabone. Alcuni di questi resti sono ancora visibili nell’alveo del fiume.

Dall’antico porto, attraversando un ponte, parte il percorso ciclo-pedonale realizzato sul tracciato della vecchia ferrovia che collegava Narni alla frazione di Nera Montoro.
Il percorso, sterrato e pianeggiante, si estende per 5 km e consente di ammirare paesaggi di straordinaria bellezza ed incontrare la fauna selvatica dei luoghi.

INFO E CONTATTI
Comune di Narni
Piazza dei Priori, 1 – 05035 Narni (TR)
tel. +39 0744.7471

Per approfondire:
Sito Umbria Tourism – Stifone 
Percorso ciclo-pedonale sul fiume Nera

Dettagli itinerario Alla scoperta della vicina Umbria in auto o moto 

1 – partenza da Magliano Sabina
2 – da Magliano Sabina a Otricoli – 10km SP 54 e SS 3 (Flaminia)
3 – da Otricoli a Narni – 19 km SS 3 (Flaminia)
4 – da Narni a Stifone – km 7,5
Esci da Narni e prendi a sinistra SP 1. Svolta a sinistra e prendi SS 3 (Flaminia), mantieni la destra, segui le indicazioni per Roma/SR204/Viterbo/Orte. Continua su Via Ortana per 230 m., poi svolta a destra e prendi per Stifone, fino all’arrivo.
5 – da Stifone a Magliano Sabina – km 26
Prendi SS 675 fino a Orte e immettiti su A1, direzione Roma.
Esci all’uscita successiva, Magliano Sabina e risali a Magliano (S3 Flaminia + SP54).
In alternativa, invece dell’autostrada puoi scegliere di percorrere la Flaminia.

Umbria

2 commenti su “Alla scoperta della vicina Umbria

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