Gita in Umbria: Calvi, Poggio di Otricoli, Santa Pudenziana, Narni
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Il percorso giornaliero è di circa 70 km e comprende la visita ai borghi Calvi dell’Umbria, Poggio di Otricoli, la chiesa di Santa Pudenziana e la cittadina di Narni.
A fondo pagina trovi il dettaglio dei percorsi e la mappa dell’intero itinerario
Consigli prima di mettersi in movimento Se volete fermarvi per un pic-nic lungo il percorso, l’Ostello preparerà per voi deliziosi cestini con prodotti locali. Arrivati alle porte di accesso ai borghi, dovrete proseguire a piedi, in quanto i centri storici sono pedonalizzati. Osservate il paesaggio che vi verrà incontro: dolci colli verdeggianti, punteggiati di bovini e ovini al pascolo, oliveti a profusione, campi a perdita d’occhio intervallati da macchie di fiori e piante selvatiche, boschi fitti e sempre, sullo sfondo, i monti Sabini e il Soratte come lontano punto di riferimento. Il tragitto tra un borgo e l’altro merita una sosta per meglio immergersi in questa ricchezza di suoni e colori!
Calvi dell’Umbria (Umbria, Terni)
Calvi dell’Umbria (in dialetto locale Carbi, dal latino Carbium) è un comune italiano di 1.700 abitanti della provincia di Terni. Sorge a 400 metri sul livello del mare su uno sperone di roccia calcarea, alle pendici boscose di Monte San Pancrazio.
Tra storia e arte
La storia di Calvi è legata alla sua pozione geografica, al confine tra la Sabina e l’Umbria. È un paese molto antico, con tracce che risalgono all’Età del Bronzo e insediamenti nelle campagne fin dall’epoca romana. Ma è solo in epoca altomedievalecheCalvi diventa centro urbano, caratterizzato dall’incastellamento. Subisce vari domini tra i secoli VIII e XIX: famiglie nobiliari Orsini e Anguillara, Ducato di Spoleto, Abbazia di Farfa, Stato della Chiesa. Secoli e vicissitudini durante i quali viene, in modo alterno, inclusa nel territorio umbro o sabino. Nel 1860 il Commissario generale per le province dell’Umbria proclama liberi i comuni dallo Stato Pontificio e, con l’Unità d’Italia del 1861, Calvi é definitivamente annessa all’Umbria, nella provincia di Terni.
Racchiuso tra le mura con porte di accesso, Calvi è un borgo ben conservato, con tutte le caratteristiche di un insediamento medievale e presenta complessi architettonici di pregio. Si sviluppa attraverso una serie di gradinate e vicoli concentrici che salgono e scendono tra torri, archi, volte, intervallati da piccole piazze davanti ai palazzi storici e resti delle antiche mura.
Passeggiare tra le sue strade regala vedute storiche e scorci incantevoli sulle colline della Sabina, coltivate a viti ed ulivi che declinano nella valle del Tevere, al confine tra Lazio ed Umbria, tra cui svetta il monte Soratte.
Si accede attraverso Porta Ternana, detta anche Porta da capo, ristrutturata più volte dalla fine del Cinquecento ad oggi.
Nella pagina CalviTurismo.it e nella sua ricca galleria di foto – da cui traiamo alcune immagini – possiamo ammirare le bellezze artistiche ed architettoniche che incontriamo durante il nostro itinerario.
Scendiamo a destra lungo Via Roma, già Via Sabina e subito troviamo la chiesa di Santa Maria Assunta, con impianto originario del XIII secolo, nei secoli rimaneggiato. La chiesa, a pianta rettangolare, ha un’unica navata, con copertura di volta a botte, cinque cappelle lungo i lati e un pregevole fonte battesimale in marmo finemente intagliato del 1559, sopra il quale si trova il Battesimo di Gesù.
Sopra l’altare maggiore spicca il dipinto su tela realizzato nel 1737 dell’Assunta e San Pancrazio, patrono della città, che ha per sfondo il paesaggio della Calvi dell’epoca.
Sempre nel centro storico, ci attendono le case medievali, l’ex Palazzo Comunale, sede del Comune fino a metà del 1990, poi trasferito nell’attuale Palazzo Ferrini. Dalla piazza del Municipio, salendo per il vicolo che parte da sinistra, raggiungiamo Piazza Sant’Andrea: siamo nel cuore medievale di Calvi. Proseguendo arriviamo nella grande piazza Mazzini, dove appare, solenne, la facciata delle chiese S. Antonio e Santa Brigida del secolo XVIII e la Torre dell’Orologio con la cappella di San Pancrazio.
Da qui ci dirigiamo al grande complesso del Monastero delle Orsoline, che tutti sapranno indicarci. Abitato dalle suore dal 1715 al 1994, dal 2002 è un museo aperto al pubblico
Monastero delle Orsoline da VivoUmbria.it
E’ un grande edificio massiccio, differente dalle costruzioni rustiche coeve; ha cinque livelli, tra cui uno al di sotto della porta d’accesso, affacciato a strapiombo sulla vallata Est e, sulla sommità, un’altana a loggia. Di notevole interesse storico-artistico, progettato e realizzato dal 1739 al 1743, ospita il Museo e la Pinacoteca, collocata al piano terreno di Palazzo Ferrini, famiglia di notai in Calvi. L’edificio è del 1606, primo nucleo del monastero e oggi sede del Comune di Calvi dell’Umbria, come detto. Del percorso museale fanno parte anche gli ambienti storici del monastero come le cucine, il lavatoio, la spezieria, l’orto e il giardino.
“Di grande fascino sono le cucine del Monastero, perfettamente conservate: in questi ampi spazi di servizio(…) sembra che il tempo si sia fermato. La grande cisterna per la raccolta delle acque piovane con i lavatoi ad essa collegati, la legnaia, la carbonaia, il frantoio, le stanze per il pane, il formaggio e le spezie, i due grandi forni con gli essiccatoi, la cucina e il magazzino dell’olio ci raccontano la vita quotidiana di questo grande monastero, organizzato come un piccolo microcosmo autosufficiente.”.
Cucine del Monastero
La ricca Pinacoteca merita senz’altro una visita! Nelle sei sale sono in mostra dipinti locali e opere della nutrita collezione “Pasquale Chiomenti e Donata Chiomenti Vassalli”. Quadri, sculture e suppellettili sono esposti nel nuovo allestimento del 2012.
Una sala della Pinacoteca
In particolare nella Quinta sala possiamo ammirare opere eccellenti, quali:
Fuga di Enea da Troia, Pompeo Bartoni, 1755
Parabola dei ciechi, Pieter Brueghel il Giovane, XVII secolo
Veduta del Campo Vaccino dalla loggia dell’Aracoeli, Gaspare Vanvittelli, prima metà del Settecento
Maddalena penitente, Guido Reni, 1634 – 1635
Andromeda, Francesco Furini, prima metà del Seicento.
Parabola dei ciechi, Pieter Brueghel il Giovane, XVII secolo, dal sito CalviTurismo.it
L’intero complesso museale comprende la chiesa di Santa Brigida e la chiesa di Sant’Antonio, dove trovi in mostra permanente il Presepe monumentale in terracottapolicroma composto da più di trenta statue a grandezza naturale, realizzato tra il 1541 ed il 1546 dai fratelli abruzzesi Giacomo e Raffaele da Montereale.
Particolare del Presepe Monumentale, dal sito CalviTurismo.it
Passo dopo passo del nostro itinerario, ci imbattiamo in murales di cui ci racconta il Blog Artepiù, nella pagina Calvi dell’Umbria: i murales presepe: “…Tra il 1985 e il 1998, decine di artisti (circa 50) hanno contribuito a creare un insieme di murales davvero unico poiché unico è il tema: la Natività, ovvero il Presepe.Così, per le vie di Calvi potete vedere la Natività vissuta con cinquanta diverse sensibilità ed il Presepe illuminato da decine di diverse prospettive. L’idea si deve all’artista locale Antonio Valentini, nome d’arte Valan, nato a Calvi nel 1934. La scelta del tema deriva da un’antica tradizione del luogo.”.
Kauba, 1990 Gianni Apolloni, 1987 Francesco D’Alatri, 1993
Poggio di Otricoli (Umbria, Terni)
Vista aerea, foto OtricoliTurismo.it
Poggiodi Otricoli (detto anche Poggio di Mezzo dal latino Castrum Podii Medii) è una frazione del comune di Otricoli, a 387 sul livello del mare, con 450 abitanti. Sorge sulle pendici occidentali di Monte San Pancrazio, non lontano dal confine amministrativo tra Lazio e Umbria. Dall’alto del piccolo borgo si domina la sottostante valle del Tevere e l’Alta Sabina. Il nome Poggio, molto comune in queste zone umbro-sabine, deriva infatti dal latino podium e significapiccola altura.
Tra storia e arte
La sua cinta muraria, intervallata da torri, e la rocca testimoniano come in passato il paese era un castello saldo e agguerrito, a sentinella della valle La frazione è caratterizzata da un dongione quadrangolare – una torre fortificata che fungeva non solo da struttura difensiva, ma era adibita anche a residenza della nobiltà e delle guarnigioni durante il Medioevo – posto lungo le mura. Poggio di Otricoli ha due vie principali: via Maestra, che dalla rocca scende alla chiesa di San Nicola – del XV sec., con dipinti del XVII sec. e fonte battesimale del XVI sec. – e via della Rocca, da cui si raggiunge la cosiddetta “Loggia degli innamorati”, che regala un magnifico scorcio sul monte Soratte.
La Rocca, foto di UmbriaTourism.itVia Maestra, foto UmbriaTourism.itChiesa San Nicola, foto I luoghi del Silenzio.it
Lungo tutto il percorso all’interno del borgo, troviamo splendidi affacci sui boschi a nord, sulla valle del Tevere a ovest e sui paesi umbro-sabini a est: la cinta muraria ha preservato nei secoli l’integrità della struttura medievale e lo sguardo può spaziare liberamente in più direzioni… allora come ora!
Panorama dal Borgo, foto OtricoliTurismo.it
Focus Giornate Medievali di Poggio di Otricoli
Di solito quieto e silenzioso, il borgo diventa vivace, multicolore, affollato e sorprendente durante le Giornate Medievali, l’appuntamento annuale del terzo fine settimana di luglio.
Da venerdì 19 a domenica 21 luglio 2024, dalle ore 19a notte fonda, puoi immergerti in una festa e in un’atmosfera davvero magiche e stupefacenti del Medioevo, in un susseguirsi ininterrotto di spettacoli, musiche, canti, danze, giochi, artigiani, punti di ristoro!
Una comoda navetta ti accompagnadal grande parcheggio, ai margini del paese, organizzato per l’occasione, fino all’accesso del borgo.
Santa Pudenziana a Visciano, Narni, da NarniTurismo.it
Santa Pudenziana è una chiesa preromanica situata in località Visciano, nella campagna di Narni, la cui costruzione si colloca tra il 998 e il1036.
Tra storia e arte
Realizzata con materiali di spoglio di età romana e paleocristiana, presenta un’altissima torre campanaria e vi si accede attraverso una copertura a salienti, con due colonne dal capitello diverso. All’interno troviamo l’altare in travertino con cupola a piramide e bellissimi affreschi, di epoche differenti, il più famoso ritrae Santa Pudenziana ed il suo sguardo, vivo e sereno, ispira ancor oggi un senso di armonia interiore e di pace.
La chiesa, per il luogo che la ospita, la sua architettura e i tanti ammirevoli particolari che la caratterizzano, risulta essere una visita incantevole ed indimenticabile.
INFO: Visita il sito Santa Pudenziana per conoscere giorni e orari di apertura al pubblico, visite, notizie storico-artistiche, galleria foto.
Narni
Sulla via del ritorno verso Magliano Sabina, puoi fermarti per una visita alla città di Narnie ai suoi sotterranei, che abbiamo descritto nel nostro itinerario Alla scoperta della vicina Umbria
1 partenza da Magliano Sabina per Calvi dell’Umbria (Terni) Km 14 – 17 minuti Segui SP 54 per 10 Km, poi gira a sinistra e segui SP 18 per 4 Km fino ad arrivare a Calvi, dove trovi ampi parcheggi.
2 da Calvi dell’Umbria a Poggio di Otricoli (TR) Km 7 – 10 minuti Segui SP 18
3 da Poggio di Otricoli a Chiesa Santa Pudenziana (TR) Km 11 – 15 minuti Segui SP 18 direzione Narni, poi gira a sinistra e segui SS3 Flaminia Dopo il ponte Sanguinaro, svolta a destra e prendi SS3ter/Via Tiberina Prendi Strada di Visciano fino alla Chiesa Santa Pudenziana
4 da Chiesa Santa Pudenziana a Narni (TR) Km 10 – 14 minuti Fai il percorso all’inverso, prosegui su SS3 Flaminia, direzione Narni
5.Da Narni centro (TR) a Magliano Sabina (Rieti) 30 km – 25 minuti Prendi SS3 Flaminia in direzione Roma, poi svolta a sinistra su SP 54 e rientra a Magliano Sabina
Gita in Umbria A/R Magliano Sabina
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